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La cicala e la formica

Esopo, Il Greco di Campanini

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Nella stagione invernale, quando cadevano piogge e bufere, una cicala, soffrendo la fame, si recava da una formica chiedendo del cibo: le tane delle formiche infatti erano piene di semi. La formica dice alla cicala: "Cicala, perché durante l'estate non hai raccolto nei campi e nelle selve il nutrimento, quando non mancava?". La cicala risponde: "Non avevo tempo, ma mi dilettavo col mio canto". La formica dice alla cicala: "Ma se nell'estate ti dilettavi cantando, ora balla!". Il racconto ci insegna che è importante pensare alle necessità e non impegnarsi nel piacere durante il tempo libero.

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