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Il porcellino e le pecore

Esopo

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Ἔν τινι ποίμνῃ προβάτων δέλφαξ εἰσελθὼν ἐνέμετο. καὶ δή ποτε τοῦ ποιμένος συλλαμβάνοντος αὐτὸν ἐκεκράγει τε καὶ ἀντέτεινε. τῶν δὲ προβάτων αἰτιωμένων αὐτὸν ἐπὶ τῷ βοᾶν καὶ λεγόντων· ἆρα ἡμᾶς οὐ συνεχῶς συλλαμβάνει καὶ οὐ κράζομεν; ἔφη πρὸς αὐτά· ἀλλ' οὐχ ὁμοία γε τῇ ὑμετέρᾳ ἡ ἐμὴ σύλληψις. ὑμᾶς γὰρ ἢ διὰ τὰ ἔρια ἀγρεύει ἢ διὰ τὸ γάλα, ἐμὲ δὲ διὰ τὸ κρέας. ὁ λόγος δηλοῖ, ὅτι εἰκότως ἐκεῖνοι ἀνοιμώζουσιν, οἷς ὁ κίνδυνος οὐ περὶ χρημάτων ἐστίν, ἀλλὰ περὶ σωτηρίας.

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Un porcellino entrò in un gregge di pecore e cominciò a pascolare con loro. E quando il pastore lo catturò, iniziò a gridare e a dimenarsi. Ma quando le pecore lo accusarono di gridare e dissero: "Perché ce l'hanno sempre con noi e non grida?". Il porcellino rispose loro: "Ma la mia cattura non è come la vostra. Voi siete catturati per la lana o per il latte, ma io per la carne". La favola mostra che coloro che si lamentano giustamente sono quelli il cui pericolo non riguarda i beni materiali, ma la salvezza.

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